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lunedì 17 marzo 2014

Il cavaliere d'inverno





Visto che questi giorni non sono riuscita a fare altro che leggere il Cavaliere d'inverno di Paullina Simons, me ne staccavo solo tipo per mangiare e dormire, ho deciso di parlarvene un po'. Faccio una premessa generale così chi non ha letto il libro capisce un po' di che si tratta, poi ne parlerò liberamente facendo anche qualche spoiler qua e là.

Leningrado,22 giugno 1941. Una giornata che sconvolgerà inevitabilmente le esistenze del popolo russo perché, proprio quella mattina, la radio annuncerà l'entrata in guerra della nazione. Niente sarà più come prima. Eppure la giovane Tatiana Metanova non riesce a non provare un brivido di eccitazione a questa prospettiva, tant'è che al posto di affrettarsi ad andare a comprare le provviste come il padre le aveva raccomandato perde tempo a mettersi il suo vestito preferito e i sandali con i tacchi della sorella maggiore Dasha. Non essendo riuscita a prendere le provviste, Tatiana decide di fermarsi a mangiare un gelato mentre aspetta l'autobus ed è proprio in questo momento avviene l'incontro con Alexander, un incontro che le cambierà la vita.


La prima parte è bellissima, sembra di vivere insieme a Tatiana durante l'assedio di Leningrado, è stata la parte che più di tutte mi ha catturata. Quello della Simons è un vero e proprio spaccato della vita sovietica degli anni della guerra, che racconta senza paura o censure la brutalità che si nascondeva dietro la facciata della dittatura comunista. La parte storica è curatissima: le descrizioni della Russia stalinista, dell'entrata in guerra dell'Unione Sovietica, dell'assedio di Leningrado e della vita al fronte sono più che veritieri, tanto da sentire davvero male al cuore. E inizi a sentirti in colpa per tutte le volte che hai sprecato cibo inutilmente. Ma non è solo la storia delle privazione e della sofferenza, è la storia della gelosia e di un impossibile relazione alla luce del sole. Ti ritrovavi anche tu con Tatiana ad aspettare Alexander all'uscita della fabbrica, ad aspettare con impazienza quei loro pochi momenti insieme. Attimi rubati che facevano battere il cuore. E' una storia che fa crescere Tatiana che per amore della sorella rinuncia all'unico uomo che abbia mai amato, rinuncia all'unica cosa veramente sua in una Russia dove la parola proprietà è concepita come un tradimento verso lo stato.  A volte ti veniva da domandarti come potesse Dasha essere così cieca. In tutto questo buio fatto di ingiustizia, fame, miseria, morte e ancora morte, la Simons contrappone un solo faro luminoso: l'amore di Tatiana e Alexander. 
Ho amato Alexander per la sua tenacia nonostante la vita avesse fatto di tutto per farlo arrendere, per il suo modo di difendere sempre Tatiana anche a rischio di farsi scoprire, per il suo cercare sempre di fare la cosa giusta, per la sua saggezza. 
Tatiana all'inizio fa molta tenerezza nella sua ingenuità e inesperienza, il suo pensare di non poter competere con Dasha che è una vera donna, senza accorgersi che lei per molti altri versi ne è superiore.

La parte centrale quasi mi ha delusa e un po' annoiata tanto da pensare che stava un po' scadendo nel melenso. Mi rendo conto che talvolta scivola in situazioni ben oltre il limite di zuccheri che un essere umano può digerire, basti pensare alle 200 pagine soft-porno ambientate a Lazarevo che avrei tranquillamente ridotto alla metà in quanto inutili ai fine della storia- cui faticavo ad andare aventi perché mi sembrava il romanzo fosse diventato un Harmony, sdolcinato, passionale, eccessivo per quanto mi riguarda, è stata questa parte a far incrinare il mio giudizio che altrimenti sarebbe stato assolutamente e totalmente super positivo. 

Tuttavia si riprende nella parte finale e diventa nuovamente coinvolgente, certo Tatiana magari un po' troppo Wonder Woman per i miei gusti però posso sorvolare perché comunque dopo che mi ha lasciata in quel modo, non posso che voler recuperare il seguito con impazienza. In più nel finale muore finalmente l'odioso Dimitri e non posso che esserne contenta.


7 commenti:

  1. Non è il mio genere, per nulla :p

    Moz-

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  2. Io ho letto tutta la trilogia, e a mio tempo (anni fa veramente) mi era molto piaciuto, perché oltre alla storiella d'amore c'era - sebbene in sottofondo - questa guerra (e nei due sequel, il postguerra eccetera eccetera). Sì bellino, come dici tu forse un po' troppo dolce, e nei libri seguenti diventa un harmony propriamente detto (secondo me!). Però è una lettura piacevole, dopo tutto!!

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    1. Sì alla fine resta piacevole e coinvolgente, tant'è che Tatiana e Alexander sicuramente lo recupero, poi deciderò se prendere anche il terzo o meno.

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  3. Del libro avevo già sentito parlare benissimo Lit di Beyond the Crimson Walls e mi era rimasta la curiosità di leggerlo.

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  4. Anche io ricordo di averlo letto tutto d'un fiato! E sì, le pagine soft porn si potevano pure evitare, almeno tagliare, ma quando si torna all'azione e alle questioni importanti, il libro ti aggancia e non ti molla più! Ti anticipo che il soft porn non mancherà nemmeno nel secondo, forse a Paulina piace così... ;-)

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