Spero che tra voi ci sia qualche appassionato di pizzi e merletti o meglio ancora di quei bei drama in costume fabbricati in modo così perfetto dalla BBC. Siccome io ne vado ghiotta (neanche fossero dolcetti) ecco che oggi vorrei parlarvi di questo gioiellino che ho scoperto da un po' di settimane e che già quasi preferisco a Downton Abbey. Si tratta di THE PARADISE drama che per ora conta di una sola prima stagione di 8 puntate, ma che è già stato rinnovato per la seconda e che pare essere liberamente ispirato all'opera Au Bonheur des Dames scritto da Emile Zola. Non ho letto l'opera originale che però intendo presto recuperare, ma dai commenti che ho letto in giro pare che liberamente sia la parola chiave qui.
Comunque bando alle ciance, ecco la trama in breve:
Ci troviamo nel passato, per l’esattezza nell’Inghilterra del 1870. La giovane Denise (Joanna Vanderham), fresca di trasloco dalla provincia, arriva in città per cercare fortuna, contando sull’appoggio dello zio Edmund (Peter Wight), venditore di stoffe la cui attività, però, sta soffrendo l’arrivo della concorrenza.Proprio di fronte al suo negozio, infatti, si trova il “The Paradise”, un emporio che altro non è che il precursore dei nostri centri commerciali. Il suo proprietario, il signor Moray (Emun Elliott), è tanto furbo nel condurre la sua attività commerciale attraverso inedite -ai tempi- forme di promozione pubblicitaria, quanto spietato nel non preoccuparsi dei negozianti in crisi a causa dell’apertura del suo negozio. Ed è proprio a lui che Denise, in cerca di un lavoro, si rivolge.
La storia scorre via che è una meraviglia, non c'è nessun episodio che risulti pesante, i personaggi sono tutti ben tratteggiati, ti affezioni ad ognuno di loro e provi una certa simpatia anche per quelli che potrebbero essere considerati "cattivi" , o almeno io la provo. Il cast poi è perfetto, l'attore che interpreta il fascinoso Moray mi piace un sacco, ma trovo tutti molto bravi, quella che forse mi convince meno è l'attrice che interpreta Denise, ma non ho ancora capito se l'uso sempre delle stesse espressioni facciali sia per colpa dell'attrice o siano richieste dal personaggio. Costumi e scenografia poi sono curati nei minimi dettagli, io ho un debole per gli abiti tutti frizzi e lazzi di Katherine Glendenning e adoro tutti gli interni del Paradise, mi viene voglia di andarci a fare shopping ogni volta che lo vedo. Perché non posso? ç.ç
Spero di aver invogliato qualcuno a vedere questa piccola perla.